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Quando e perché fare un tetto ventilato?

Il tetto si definisce ventilato quando nella stratigrafia è presente un intercapedine lasciata per il passaggio dell’aria di spessore 5/10 cm. All’interno di questa intercapedine l’aria passa dalla linea di gronda verso il colmo che è il punto più alto della copertura. La norma UNI 9460-2008 stabilisce i requisiti delle coperture riportando le istruzioni per una corretta progettazione.

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A cosa serve la ventilazione del tetto?

Il passaggio dell’aria in prossimità del manto di coperture aiuta a dissipare le alte temperature generate dal surriscaldamento delle tegole sotto l’irraggiamento solare. La differenza termica tra esterno ed interno copertura oltre alla pendenza, genera differenze di pressione, offrendo questo costante ricambio di aria fresca che aiuta sensibilmente a mantenere fresco l’ambiente sottostante nei periodi estivi.

La copertura, insieme alle pareti esterne, sono quello che si definisce involucro dell’edificio. Un buon involucro dovrebbe essere in grado di offrire protezione dagli agenti climatici sia estivi che invernali offrendo un buon grado di confort interno.

E’ evidente che per la sua posizione il tetto è l’elemento principale di tutto l’involucro edilizio, dato che è quella parte dell’edificio che copre tutte le altre ed è quello più esposto (pioggia, grandine, vento, irraggiamento solare ecc.) per questo deve essere progettato bene.

Cosa deve offrire un buon tetto ventilato?

Un tetto ben fatto deve assolvere alle seguenti funzioni:

  • Tenuta all’acqua;
  • Tenuta ai carichi propri e accidentali (neve, vento ecc.)
  • Isolamento Termico estivo ed invernale;
  • Isolamento acustico;
  • Offrire una buona resistenza al fuoco;
  • Offrire una buona circolazione dell’aria;

Tenuta all’acqua

Le vecchie coperture avevano soltanto le tegole o le pietre, adesso esistono un grande varietà di sistemi impermeabilizzanti come le lamiere di acciaio o di rame molto utilizzate al nord Italia. Inoltre in aggiunta possono essere utilizzati anche manti a base bituminosa, impermeabilizzazioni liquide come il Mapelastic della Mapei, impermeabilizzanti a base cementizia oppure membrane traspiranti come il Tyvec, ottimo per evitare fenomeni di condensa.

Il problema fondamentale è sempre quello di evitare che si verifichino fenomeni di infiltrazione per capillarità, quindi è davvero essenziale che i posatori abbiano esperienza.

Per il manto è necessario effettuare delle manutenzioni periodiche con pulizia di tegole e gronde.

Tenuta ai carichi propri e accidentali

Un buon tetto deve essere robusto, può essere realizzato in legno, ferro o cemento armato e laterizio. In un tetto esistente è sempre necessario monitorare lo stato di consistenza delle strutture portanti. Chiaro che se si notano eventuali anomalie come inflessioni delle travi o delle eventuali orditure secondarie sarà il caso di porvi rimedio, prima che ceda qualche elemento strutturale.

Nel caso di nuove realizzazioni sarà lo strutturista a definirne le giuste sezioni, tali da garantirne la tenuta nel tempo.

Isolamento termico e acustico

Per un buon confort abitativo e per ottenere vantaggi dal punto di vista dell’economia di gestione delle spese di riscaldamento e raffrescamento è bene progettare adeguatamente la copertura. Una buona stratigrafia di copertura permette di ottenere una bassa trasmittanza. Le notevoli escursioni termiche che si verificano nell’arco della giornata dovranno essere adeguatamente dissipate.

In commercio esistono diversi isolanti che potrebbero essere utilizzati in copertura e si dividono in isolanti di origine chimica e biologici:

  • Lana di roccia conduttività di 0,033/0,045 W/mK;
  • Lana di vetro conduttività di 0,031/0,048 W/mK.
  • Polistirene espanso estruso o XPS conduttività termica di 0,030/0,040 W/mK.
  • Polistirene espanso sinterizzato o EPS conduttività termica di 0,034/0,040 W/mK;
  • Vermiculite espansa conduttività termica è di 0,077/0,082 W/mK
  • Fibra di canapa conduttività termica di 0,038/0,043 W/mK.
  • Fibra di legno conduttività termica di 0,038/0,048 W/mK.
  • Sughero Conduttività termica 0,040/0,045 W/mK

I materiali di origine biologica a parità di prestazioni con quelli sintetici hanno un maggior costo.

tetto-ventilato-struttura

Un buon tetto ventilato deve avere la seguente stratigrafia:

  1. Struttura portante;
  2. Freno al vapore;
  3. 1 o 2 strati di Isolante di dimensione opportuna (calcolata dal Termotecnico);
  4. Seggiola di gronda;
  5. Impermeabilizzante (traspirante);
  6. Regoli per la creazione dello strato di ventilazione ;
  7. Manto di copertura con gronda e colmo ventilato;
  8. Linee vita (obbligatorie);

Per una maggior garanzia di tenuta all’acqua in caso di rottura delle tegole, si suggerisce di inserire un strato di OSB da 18 mm sopra i regoli di ventilazione e sopra a questo saldare una guaina elastomerica con scaglie di ardesia, per la successiva posa delle tegole.

Esistono in commercio anche dei pacchetti preassemblati in EPS o XPS con camera d’aria e OSB molto economici.

pannello-termico-ventilato

Nel caso il progettista preveda di inserire una soletta strutturale aumenterà la massa totale favorendo di fatto l’utilizzo di coibenti naturali come la fibra di legno o il sughero.

Con l’inserimento della camera di ventilazione, le alte temperature prodotto a seguito dell’irraggiamento solare non riusciranno a penetrare all’interno dell’edificio arrecando così una sensazione di freschezza nel sotto tetto.

I migliori isolanti acustici, rimangono la lana di roccia e la fibra di vetro che migliorerà tanto più aumenteranno le densità. La Legge 447/1995 regola l’inquinamento acustico, mentre il DPCM 5 dicembre 1997 regola i requisiti acustici degli edifici.

Resistenza al fuoco

Le strutture portanti dovranno rispondere alla normativa EN 13501-2 (norma generica sulla resistenza al fuoco di elementi costruttivi) recepita in Italia con DM 16/02/07. Anche il pacchetto termico e di ventilazione dovrà avere una resistenza al fuoco almeno R30 al fine di ritardare la propagazione dell’incendio.

Escludendo i casi di negligenza dell’uomo, va detto che proprio per la presenza della camera d’aria di ventilazione del tetto ventilato è molto più facile la propagazione delle fiamme.

Pertanto sarà opportuno prendere adeguati accorgimenti soprattutto in caso di impianti fotovoltaici a tetto o canne fumarie. Nel caso di canne fumarie ad esempio è bene tenere staccato l’isolante mediante distanziatori e usare sempre canne a doppia parete.

Adeguata circolazione dell’aria

Nel tetto ventilato l’aria dovrà andare dalla linea di gronda più bassa fino al colmo più alto, per ottenere ciò sarà necessario inserire oltre ai regolini distanziatori, anche dei pezzi speciali per colmo ventilatogronda ventilata che fanno parte del kit di ventilazione del pacchetto.

colmo-ventilato

La ventilazione cosi realizzata, farà si che non si vengono a creare fenomeni di condensa e la temperatura sottostante continuerà a mantenersi fresca.

Allora conviene realizzare un tetto ventilato?

Tetto freddo

Presupponendo che il tetto deve essere realizzato su un immobile che ha i seguenti requisiti:

  • Ubicazione in zona molto irraggiata, quote basse e calde;
  • Buona pendenza delle falde tra 16° e 30°;
  • Immobile non sottoposto a vincolo soprintendenza;

Falde molto lunghe devono avere maggiore altezza della camera.

In questi casi sicuramente lo consigliamo!

Tetto caldo

Nel caso di immobile situato in zona elevata e fresca consigliamo il solo pacchetto isolante, senza ventilazione. In questa situazione risulta superfluo.

Anche in questo caso si può usufruire dei Bonus statali del 50% per ristrutturazione e 65% per miglioramento termico dell’edificio è comunque bene specificare che quest’ultima (sgravio 65%) viene applicata soltanto per isolamenti realizzati su locali effettivamente riscaldati (abitatati come mansarde e ultimi piani con solaio a tetto), non vengono perciò riconosciuti per sottotetti adibiti a soffitta e quindi non abitabili.

Per qualsiasi ulteriori chiarimenti in merito contattaci da questa pagina dedicata

Rifare un tetto ventilato è un investimento nel futuro: migliora l’efficienza energetica della tua casa e protegge il tuo spazio da umidità e danni.

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Tetto Ventilato, cosa devi assolutamente sapere

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