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Le lesioni ai muri possono essere di vario tipo e le cause che le hanno generate non sono sempre le stesse, prima di poter intervenire è necessario quindi stabilire l’origine del problema

lesioni-murature

Il patrimonio edilizio Italiano è costituito prevalentemente da immobili storici o costruiti in periodo ante leggi sismiche con obbligo di deposito al Genio Civile.

La prima legge in quel senso è stata la n°1086/1971 per edifici in C.A. mentre per le murature non c’è stata una vera e propria regola fino al D.M. 20/11/87.

Quindi si può affermare che, per la maggior parte del patrimonio edilizio italiano (circa l’80%), non esiste un archivio dove è possibile ritrovare traccia degli eventuali calcoli e progetti delle strutture.

Pertanto, per poter risalire alla verifica strutturale sarà necessario effettuare delle indagini con società specializzate.

Perché si verificano le lesioni?

In un paese ad alto rischio sismico come l’Italia, verrebbe immediatamente il dubbio che queste lesioni murarie potrebbero essere la conseguenza di qualche movimento tellurico. La realtà è che potrebbero essere causate da diversi altri fattori:

  • Errori di realizzazione;
  • Rapido ritiro dei materiali;
  • Dilatazioni termiche per utilizzo di materiali diversi;
  • Eventi climatici;
  • Disseccamento del terreno fondale;
  • Vibrazioni prodotte da altri lavori in prossimità dell’edificio;
  • Eventi sismici;

E’ importante capire la causa che ha fatto scaturire tale fenomeno per determinarne l’eventuale pericolosità e le contromisure da adottare. Normalmente un tecnico esperto, in base all’andamento e all’ampiezza, può già riconoscerne la natura.

Le cavillature, hanno un spessore max di 0,2/0,3 mm e sono spesso generate dall’asciugatura rapida della parte superficiale del materiale in fase di posa, queste riguardano prevalentemente gli intonaci.

Le fessurazioni, hanno uno spessore da 0,3 a 1 mm max e vanno per tutto lo spessore dell’intonaco, anche in questo caso sono causate dal rapido ritiro dell’acqua d’impasto per l’eccessiva temperatura esterna al momento della posa;

Le crepe, da 1 mm e più possono riguardare intonaci e sottostante struttura muraria anche portanti, massetti strutturali, travi e pilastri in C.A. e di tutte le lesioni queste sono certamente da le più importanti da monitorare, dato che si sviluppano in profondità e determinano l’indebolimento delle strutture portanti dell’edificio.

Cosa si deve fare in caso di rinvenimento di “crepe” alle strutture murarie o sui solai?

Nel caso di crepe di piccole dimensioni (pochi millimetri), non siamo in presenza di una situazione grave, anche se si tratta di edifici antisismici.

E’consigliabile tenerle sotto controllo anche con metodo “fai da te”, con fessurometri di plastica con nonio stampato che si possono comprare presso negozi di articoli tecnici, sconsigliamo l’uso dei vetrini che si spezzerebbero anche con movimenti di 1/1000 di mm, e non darebbero la reale entità dello spostamento che potrebbe essere fisiologico durante i cicli stagionali.

Nel caso di crepe oltre 3-4 mm evidentemente profonde è bene far monitorare tutto da dei professionisti con sistemi più sofisticati di controllo strumentale.

lesioni-muri-strumenti

Quali sono gli strumenti di indagine?

Generalmente non è necessario effettuare indagini invasive per l’edificio, è sufficiente usare strumenti che non comportano la demolizione delle strutture.

E’ possibile pertanto ricorrere all’utilizzo di strumenti elettronici che trasferiscono i dati digitalmente ad un software dedicato. Solo per elencarne alcuni per i differenti campi di utilizzo:

  • Laser scanner che restituiscono l’edificio in 3d con precisione estrema;
  • Sensori fessurimetrici digitali;
  • Inclinometri;
  • Sclerometri;
  • Termocamere;
  • Ultrasuoni;
  • Endoscopio ottico;
  • Deformometri;
  • Martinetti piatti;

fessurimetri-elettrici

 

In relazione alla problematica riscontrata si utilizza il sistema più idoneo. Quasi sempre il controllo richiede un certo periodo di tempo, necessario per le verifiche di stagionalità dell’evento, al termine del quale si potrà definire una corretta linea da seguire per risolvere l’insorgere delle fessurazioni.

Come si interviene dopo la verifica strumentale?

Esistono in realtà diverse soluzioni più o meno costose, si tratta di capire, a seguito di una valutazione da parte di un ingegnere, qual è quella più adeguata.

Per fenomeni di cedimento di fondazioni:

Micropali: per raggiungere strati più profondi di terreno con maggior resistenza, per scaricare il carico dell’edificio;
Sottofondazioni; per distribuire meglio il carico ed allargare la base di appoggio delle murature;
Iniezione di resine o malte cementizie nel terreno;

micropali

Per le lesioni alle murature:

Fibra di carbonio o vetro: Materiali compositi con ottimo grado di resistenza, adattabile e sagomabile secondo le strutture murarie da consolidare;
Tiranti: Barre metalliche che contribuiscono a contrastare le spinte negative dell’apparato murario;
Cuci scuci muratura: Si murano mattoni simili a quelli esistenti per il riammorsanto del tratto lesionato;
Iniezione di malte e boiacche nelle lesioni;
Cerchiature in ferro;
Pareti armate: rete elettrosaldata ambo i lati della muratura collegata da barre metalliche ad interasse prestabilito e successivo riporto di intonaco cementizio;
Spillature: barre metalliche inserite previa foratura delle murature e successiva iniezione di resine;
Cordolature in C.A. o in profili metallici; debitamente fissate e ancorate ai setti murari;

CONCLUSIONI

Le ragioni che provocano le lesioni alle murature possono essere molteplici, il nostro consiglio è di tenere sotto controllo l’evoluzione e, nel caso di situazioni visivamente più avanzate, chiamare dei professionisti che, con le giuste attrezzature, sappiano trovare il problema e indicare la giusta soluzione.

Va inoltre ricordato che per tali interventi sono in corso le agevolazioni fiscali relative al SISMA BONUS, quindi quale occasione migliore per risolvere ogni problema di statica al tuo fabbricato? Chiamaci per un sopralluogo di verifica GRATUITO.

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Lesioni alle Murature: cosa fare in questi casi?

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